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Glacier Care 2006
di Alessandro Beltrame e Gionata Coacci L’obiettivo della cinepresa in volo, esamina avanzando rapidamente il paesaggio dall’alto. E’ un segno del cambiamento dei tempi: una risposta alle esigenze dell’ambiente e della comunità che lo abita. Si chiama Responsabilità Sociale d’Impresa e convolgerà come una rivoluzione, il coinvolgimento delle aziende e del mondo privato nel sociale. L’era del profitto a tutti i costi si sta concludendo. Cresce la consapevolezza che la difesa del patrimonio ambientale è l’unica chiave di volta del business: niente ambiente, niente risorse da sfruttare. L’ambiente integro è il vero business del futuro. L’azienda farmaceutica protagonista sul campo, è da sempre attenta alla comunità in cui opera: ha deciso di svolgere, grazie al contributo di consulenti esperti in studi ambientali, l’attività di formazione dei propri dipendenti con un progetto di salvaguardia. E’ un’esperienza unica per ciascuno dei partecipanti. I dipendenti si sono messi in gioco e hanno potuto fare una diagnosi delle proprie capacità tecniche e umane, in un ambiente estremo, diverso da quello quotidiano della città. Il progetto “Glacier Care” ha lo scopo di raccogliere una serie di dati sulla velocità di spostamento, la dimensione e sul fenomeno dell’ablazione ( la velocità di scioglimento ), per realizzare un modello tri-dimensionale della massa glaciale, che permetta di valutare il comportamento futuro del ghiacciaio. Uomini in fila indiana salgono con gli zaini e l’attrezzatura, due camosci si rincorrono sul costone della morena, facendo franare dei sassi. L’acqua del torrente d’uscita erompe a valle tumultuosa. Il silenzio delle cime avvolge lo scenario, mentre a turno, tre squadre di volontari, percorrono la distesa di ghiacci in lungo e in largo, misurando con il laser, fotografando, scendenso nei crepacci, perforandolo col vapore, per analizzare gli spessori. Il professore s’interrompe dal suo compito di conduttore e racconta con molta precisione che cosa è un ghiacciaio e come si trasforma durante il ciclo delle stagioni. Un geologo dell’equipe spiega come i dipendenti dell’azienda operano per svolgere il progetto. Il professore racconta con tono appassionato come il movimento del ghiacciaio e la sua corsa a valle, siano un sintomo di buona salute: il grande mostro geologico vive come un organismo preistorico e soffre il cambiamento radicale dei tempi: l’estinzione dei ghiacci ci mette in allarme sulla risposta di GAIA, il pianeta vivente. Il documentario racconta un iniziativa CSR, ovvero un primo esempio di persone di un’azienda che agiscono sul campo per sviluppare un piano di formazione e compiere nello stesso tempo un’azione di Responsabilità Sociale d’Impresa: 27 persone di un'azienda, guidate da uno staff specializzato e condotte dal glaciologo Professor C. Smiraglia, dell’Università Statale di Milano, compiranno in 3 momenti diversi rilevazioni e misurazioni sul ghiacciaio dei Forni, in Lombardia. Si intende raccogliere dati per conoscere il “Fattore di regressione dipendente dalle variazioni del clima per valutare le risorse idriche strategiche a disposizione in futuro. Il professore Smiraglia interviene in questo progetto in prima persona, anche con la collaborazione dei suoi assistenti, guidando personalmente le attività operative. Un progetto patrocinato dal Ministero dell’Ambiente - Parco Nazionale dello Stelvio, Provincia di Sondrio, Consorzio Turistico di Bormio – Guardia di Finanzia – Guide Alpine dell’Alta Valtellina - FAO Progetto Mountain Partnership. |